martedì 28 agosto 2007
venerdì 24 agosto 2007
Giugno '73 - Fabrizio De Andrè
http://www.youtube.com/watch?v=kUN8HlDhEQ4
Pubblicato da Cmoon alle 8/24/2007 11:03:00 PM 0 commenti
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domenica 19 agosto 2007
Il cacciatore di aquiloni
Ringraziamo la globalizzazione, la maggior possibilità di comunicare e di viaggiare che ci permette di poter avere occasione di leggere romanzi che nascono in diversi paesi del mondo e ci permettono aprire squarci di conoscenza di realtà lontane e sconosciute.
Questo libro di Khaled Hosseini è la storia di un uomo, nato in Afganistan e costretto a fuggire col padre dopo i primi sommovimenti politici nel paese rifugiandosi negli Usa. Qui, alcuni anni dopo, quando già è uno scrittore molto noto e sposato con una ragazza figlia di un generale afgano, viene chiamato improvvisamente dal vecchio amico-socio del padre, che era per lui una specie di padrino, e che gli chiedere di tornare al più presto in Afganistan.
La storia continua con dei colpi di scena e dei momenti altamente drammatici di cui non svelo la trama. Quello che colpisce è la storia di un ragazzo, diventato uomo, che non riesce ad essere coraggioso come il padre, col quale ha avuto un fortissimo legame di amore-odio. Nel suo ritorno in Afganistan scopre i segreti della sua vita e questo lo rende più consapevole di quello che è veramente e di quello che era suo padre.
Drammatico e sconvolgente il ritratto di un Afganistan distrutto occupato dai talebani, ferocemente estremisti nel loro islamismo crudele, intenti solo a frustare, lapidare ed ammazzare tutti i presunti "peccatori".
Bellissimi i quadretti in cui descrive la vita, le abitudini, i costumi, la cultura degli afgani, le varie etnie, le varie classi sociali. Grande importanza per loro hanno i legami di sangue.
Un'Afganistan terra di grandi contrasti e contraddizioni già da prima dei conflitti, ma con una cultura ed un senso del rispetto, dell'onore che poi le guerre cancellano.
Gli aquiloni che vengono cacciati dai piccoli Amir ed Hassan in una Afganistan ancora libera non sono solo metaforici ma anche reali e materiali.
E sono l'alfa e l'omega del romanzo, l'incipit e la chiosa, il senso profondo del racconto stesso. Aquiloni che volano, felici, colorati, hanno una loro vita propria, si impennano, corrono, vanno in picchiata e si combattono tra loro, chi perde muore, ha il filo tagliato e precipita inseguito da una serie di "cacciatori" che cercano di impossessarsene.
Pubblicato da Cmoon alle 8/19/2007 01:55:00 PM 0 commenti
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giovedì 16 agosto 2007
C'è tempo di Ivano Fossati
Dopo il seminario teatrale di Artimino mi è tornata in mente questa bellissima canzone di Ivano Fossati
http://www.youtube.com/watch?v=KeUJDM9OKmA&mode=related&search=
Pubblicato da alex01 alle 8/16/2007 10:35:00 PM 1 commenti
Neve
"Neve" è un romanzo di Orhan Pamuk, noto scrittore turco autore anche di "Il mio nome è rosso".
in "Neve" Orhan Pamuk miscela sapientemente una storia di un amore difficile con la storia della turchia moderna, sempre in bilico tra lo stato laico modello "Ataturk", filo occidentale ma in genere poco incline alla democrazia, e l'estremismo islamico più o meno accentuato, il tutto condito da un pizzico di indipendentismo filo-curdo.
Il protagonista è un poeta turco espatriato in Germania che torna in patria un pò perchè incuriosito da un ondata di suicidi di giovane ragazze islamiche avvenuti proprio nel paese dove era nato, un pò perchè alla ricerca di una ispirazione poetica che in Germania gli era completamente sparita.
Come altre storie di Pamuk anche questa descrive la difficoltà del singolo nel partecipare ai fatti della propria nazione e della propria gente e, in parallelo, la difficoltà di vivere un vero grande amore non sempre condiviso. Queste due difficoltà intrecciandosi rendono doloroso il cammino del protagonista ma anche dell'autore, che cerca di mettersi nei panni dell'uno e dell'altro.
Molte le analogie col precedente romanzo, a parte il contesto storico differente.
Un fiocco di neve e la sua struttura come paradigma del mondo e dell'uomo.
Dal particolare al generale, dal microcosmo al macrocosmo.
La NEVE pervade tutto il romanzo, in ogni sua fase ed in ogni momento e luogo.
La NEVE ispira il protagonista nelle fasi più importanti del racconto.
La neve ispira l'autore Orhan nel raccontare le gesta del poeta Ka.
La neve accoglie i morti ed i vivi.
La neve è elemento fondamentale per la sequenza del romanzo.
Una neve che blocca un paese, che rende impossibili alcune cose e indispensabili altre.
La neve racconta e la neve nasconde i segreti del romanzo, quelli che non sapremo mai e che forse neanche il narratore conosce.
Non voglio dire di più perchè è un romanzo che merita di essere letto e basta.
Pubblicato da alex01 alle 8/16/2007 06:26:00 PM 0 commenti
sabato 11 agosto 2007
Nuovo indirizzo del blog tra il reale e l'immaginario
Ecco finalmente il nuovo indirizzo del vecchio blog
Pubblicato da Cmoon alle 8/11/2007 05:21:00 PM 0 commenti
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