venerdì 23 maggio 2014

23 maggio, Giovanni Falcone non si può MAI DIMENTICARE



Oggi è l'ennesima ricorrenza della strage di Capaci, del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta:  Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Ricordo ancora lo sgomento di quei giorni, le parole della vedova di Schifani il giorno dei funerali di Stato, l'urlo della folla contro le istituzioni, tante parole, spesso inutili, spese da personaggi "eccellenti" della repubblica, molti dei quali, anche ai più alti livelli, che risulteranno in seguito in qualche modo macchiati da una certa "contiguità" con la mafia, se non peggio.

 Ricordo anche la storia, nella storia, delle due auto, una dietro all'altra, l'auto di Falcone guidata dallo stesso magistrato, l'attimo di incertezza che salvò la vita ad un componente della scorta che stava sull'altra macchina, che non venne investita in pieno dall'esplosione. Della Mafia conosciamo ormai tante cose, si sono scritti libri e girati film sulla ferocia di  "Totò u curtu" o su Bernardo Provenzano, arrestati in tempi diversi  dopo infinite indagini mentre si nascondevano come topi di fogna in luoghi insospettabili.

Molto c'è ancora però da scrivere, sulla trattativa stato-mafia ad esempio, e su certi sospetti che aleggiano persino sulla più alta carica dello stato. Ma il tempo forse un giorno aprirà uno squarcio anche su questi segreti.

 Intanto ricordiamoci Giovanni Falcone, un'eroe troppo spesso dimenticato del nostro tempo, sicuri che un mondo migliore sarà possibile solo quando non sarà necessario il sacrificio della vita di pochi coraggiosi di fronte ad una "maggioranza silenziosa" che ancora continua a fare affari con la mafia.

Non potrò mai dimenticare il sorriso ironico e disincantato di Giovanni Falcone, siciliano fino al midollo, ben consapevole delle difficoltà e dei rischi del suo lavoro eppure convinto di dover fare il proprio dovere fino in fondo.

Bellissimo questo film:





Della mafia conosciamo ormai molto