giovedì 16 agosto 2007

Neve

"Neve" è un romanzo di Orhan Pamuk, noto scrittore turco autore anche di "Il mio nome è rosso".

in "Neve" Orhan Pamuk miscela sapientemente una storia di un amore difficile con la storia della turchia moderna, sempre in bilico tra lo stato laico modello "Ataturk", filo occidentale ma in genere poco incline alla democrazia, e l'estremismo islamico più o meno accentuato, il tutto condito da un pizzico di indipendentismo filo-curdo.

Il protagonista è un poeta turco espatriato in Germania che torna in patria un pò perchè incuriosito da un ondata di suicidi di giovane ragazze islamiche avvenuti proprio nel paese dove era nato, un pò perchè alla ricerca di una ispirazione poetica che in Germania gli era completamente sparita.

Come altre storie di Pamuk anche questa descrive la difficoltà del singolo nel partecipare ai fatti della propria nazione e della propria gente e, in parallelo, la difficoltà di vivere un vero grande amore non sempre condiviso. Queste due difficoltà intrecciandosi rendono doloroso il cammino del protagonista ma anche dell'autore, che cerca di mettersi nei panni dell'uno e dell'altro.

Molte le analogie col precedente romanzo, a parte il contesto storico differente.

Un fiocco di neve e la sua struttura come paradigma del mondo e dell'uomo.
Dal particolare al generale, dal microcosmo al macrocosmo.

La NEVE pervade tutto il romanzo, in ogni sua fase ed in ogni momento e luogo.
La NEVE ispira il protagonista nelle fasi più importanti del racconto.
La neve ispira l'autore Orhan nel raccontare le gesta del poeta Ka.
La neve accoglie i morti ed i vivi.
La neve è elemento fondamentale per la sequenza del romanzo.
Una neve che blocca un paese, che rende impossibili alcune cose e indispensabili altre.
La neve racconta e la neve nasconde i segreti del romanzo, quelli che non sapremo mai e che forse neanche il narratore conosce.

Non voglio dire di più perchè è un romanzo che merita di essere letto e basta.

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